Il gas naturale nell’industria è una delle fonti di energia più importanti. Ogni anno la nostra rete nazionale di gasdotti trasporta circa 75 miliardi di metri cubi di gas metano. Questa forma di energia ci permette di scaldarci, produrre elettricità, alimentare dei veicoli e portare a termine svariati processi produttivi. Il gas metano usato nell’industria ha un impatto ambientale più basso rispetto al carbone e al petrolio e per questo si tratta di una risorsa valida nel processo di transizione energetica verso combustibili più verdi, meno inquinanti.
Agli attuali livelli di consumo, le riserve accertate di gas naturale sono sufficienti infatti per 60/70 anni. Queste riserve sono concentrate principalmente in Europa, Russia e Sud-est asiatico. Il metano può anche essere considerato un’energia rinnovabile e questo si verifica quando è ottenuto grazie alla corretta gestione dei rifiuti, in particolare quelli derivati da agricoltura e allevamento.
In questo articolo, scritto insieme ad Oil Service esperti nella manutenzione olio diatermico, analizziamo le caratteristiche del gas metano nell’industria, individuandone le tipologie e i modi in cui è impiegato nei processi produttivi.
Gas metano: cosa è e tipologie
Il metano è un gas inodore, incolore, non tossico e che brucia quando entra in contatto con l’aria. La fiamma prodotta dal metano ha una tinta bluastra. A livello chimico, il metano è composto da un atomo di carbone a cui sono legati quattro atomi di idrogeno (CH4). La sua origine è in gran parte fossile: si forma infatti assieme al petrolio in seguito alla decomposizione chimica di vegetali in assenza di ossigeno. Il metano è il componente principale del gas naturale usato nell’industria. Oltre al metano, gli “ingredienti” del gas naturale estratto da terra variano in base alle caratteristiche dei giacimenti.
Oggi il gas naturale nell’industria è disponibile in due forme:
- Gas Naturale Compresso (GNC): distribuito a circa 220 bar in apposite bombole, viene usato per autotrazione. Il GNC è considerato un “combustibile ecologico” ed è impiegato anche nel settore dell’automotive.
- Gas Naturale Liquefatto (GNL): si tratta di metano portato allo stato liquido. Per farlo, si raffredda fino ai -161°C a pressione atmosferica. Lo scopo della condensazione è rendere più facile lo stoccaggio e il trasporto. Per essere utilizzato, il GNL ha bisogno di essere riportato allo stato gassoso in un rigassificatore.
Come viene impiegato il gas metano nell’industria
Il gas metano nell’industria viene spesso preferito ad altri combustibili per il suo costo e per la sua capacità di inquinare meno. Nel dettaglio, a parità di energia utilizzata l’anidride carbonica prodotta dall’utilizzo del gas naturale è pari al 25-30% in meno, rispetto all’impiego del petrolio. Comparandolo al carbone, si arriva al 40-50% in meno.
Oltre all’anidride carbonica, il gas naturale produce semplicemente vapore acqueo. Il gas metano nell’industria genera grandi vantaggi nella produzione di energia elettrica. Per un ciclo combinato a gas si arriva a un rendimento del 56-58% rispetto al 40% dei tradizionali cicli a vapore.
Gas naturale nell’industria: quali processi produttivi
Quali sono i processi produttivi in cui si usa il gas naturale nell’industria?
Questa forma di energia è utilizzata da tutti i settori produttivi. In quello metallurgico, ad esempio, il gas metano copre circa un terzo del fabbisogno energetico. Sono molti di conseguenza anche i processi per cui il gas naturale è utilizzato. Tra questi troviamo: la fusione, la tempra, la ricottura, la deformazione, l’essiccazione.
Anche la cottura è uno dei processi industriali in cui il gas metano è massicciamente coinvolto. La si esegue nei settori più disparati: nell’industria dei metalli, del cemento, del vetro e della ceramica, nell’industria tessile e alimentare, in impianti di essiccazione e verniciatura. Insomma, in quasi tutte le situazioni in cui è necessaria la generazione di calore (o elettricità), il ruolo del gas naturale nell’industria è centrale.
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