L’unica vera somiglianza tra poliartrite e artrosi, seppure il nome riveli un’origine comune, è dettata dal fatto che entrambe hanno a che fare con il sistema articolatorio. La confusione tra le due nasce nel momento in cui, con un nome simile e un concetto alla base affine, numerosi pazienti che percepiscono i sintomi di una delle due patologie siano spesso tratti in inganno. In questo articolo parleremo insieme dei punti in comune e soprattutto delle differenze tra queste due complicate patologie del sistema delle articolazioni. Nel frattempo, se vuoi saperne di più sulla poliartrosi e i centri specializzati nel dolore cronico, ti invitiamo a leggere l’articolo dedicato sul sito di Villa Regina.
Poliartrite e Poliartrosi: le differenze, subito
Di solito, la poliartrosi è una malattia che tipicamente occorre nella popolazione degli over 65. Questo perché la patologia è caratterizzata dalla presenza di logoramento articolare, dunque la sua insorgenza è spesso correlata ad un sovrautilizzo dell’articolazione sotto esame. Ed essa, chiaramente, è più comune nella popolazione anziana, che ha a avuto a che fare con un maggiore tempo di sfregamento. Al contrario, la poliartrite è una malattia di natura autoimmune e di eziologia genetica: ciò significa due cose, ovvero che si tratta di una patologia ereditaria e che la causa è una disfunzione nel sistema immunitario del paziente, che si rivolge a distruggere la membrana sinoviale che dovrebbe proteggere. Dunque, come abbiamo visto da questo breve riassunto, artrite e artrosi sono differenti da numerosi punti di vista. Ma andiamo più nello specifico del funzionamento delle due patologie.
Poliartrosi: la malattia della cartilagine
La cartilagine si trova a coprire gran parte delle nostre ossa, si tratta di un tessuto a sé, dotato della propria popolazione cellulare e privo di vascolarizzazione. Un esempio di parte del corpo comunemente colpita da artrosi è il ginocchio, in particolare la rotula: quando ciò accade, la cartilagine del ginocchio progressivamente si assottiglia, per via del continuo sfregamento, fino a che l’osso non si deforma. Ovviamente, il circuito è accompagnato da numerosi dolori dovuti allo sfregamento reciproco delle ossa, soprattutto nella fase deformante e terminale dell’artrosi. Va però ricordato che la deformazione ossea che occorre durante una poliartrite è severamente peggiore rispetto a quella dell’artrosi.
Poliartrite: una patologia autoimmune
La maggiore differenza tra le due è senz’altro la natura della patologia (eziologia), che nel caso dell’artrite è da considerarsi genetica. Ne va da sé che la malattia può presentarsi anche da più giovani dell’artrosi, come nella fascia d’età tra 30 e 60 anni. Questo, ovviamente, rende la patologia molto più grave e temuta. Inoltre, la sua autoimmunità la rende anche abbastanza difficile da combattere con farmaci, che andrebbero a contrastare la normale funzione protettiva del sistema immunitario. Nel caso della poliartrite, inoltre, l’infiammazione è una caratteristica peculiare della malattia, ed è dovuta alla perdita del liquido sinoviale dell’articolazione. L’artrite è molto meno comune, fortunatamente, e può avere anche una forma reumatoide che colpisce anche i giovanissimi.
Le differenze tra artrite e artrosi in breve
Dopo questo discorso abbastanza lungo e noioso, vogliamo aiutarvi a ricapitolare le principali differenze tra le due patologie con un semplice e veloce elenco puntato:
- l’artrosi è una malattia della cartilagine mentre l’artrite riguarda la membrana sinoviale;
- il principale sintomo dell’artrosi è dolore cronico e rigidità, l’artrite è caratterizzata da infiammazione profonda, gonfiore e arrossamento;
- l’artrosi è tipica degli anziani ed è di natura degenerativa, l’artrite può essere anche giovanile ed è di natura autoimmune;
- l’artrosi è caratterizzata da una possibile sensazione di ‘scricchiolio’ prodotta dall’articolazione quando è quasi completamente ridotta a contatto con l’osso;
- l’artrite produce dolore durante il riposo, l’artrosi migliora a riposo;
- a volte le due patologie possono essere l’una causa dell’altra: consumando la membrana sinoviale che racchiude l’articolazione, può ridursi anche lo spessore dell’articolazione e dunque dall’artrite si passa all’artrosi.