Noleggio bagni chimici Como: come sapere se sono a norma

Noleggio bagni chimici Como: come sapere se sono a norma

Ritrovarsi fuori casa, lontano da quelli che sono i confort domestici che rendono più agevole la vita, a volte, può creare una serie di disagi che finiscono per diventare molto complicati da gestire, soprattutto, se a mancare è il bagno. Quando si è in presenza di un qualsiasi conteso, che sia un concerto, una gita fuori porta, un lavoro presso un cantiere edile, in cui è praticamente difficile mettere a disposizione delle persone i servizi igienici normali, si è obbligati a ricorrere, adempiendo in questo modo alla normativa vigente, al noleggio bagni chimici . La caratteristica principale di un bagno chimico è legata all’impossibilità di collegare lo stesso alla rete fognaria urbana, ma il sistema di funzionamento di un bagno chimico consente di sopperire a tale mancanza fornendo un sistema altrettanto sicuro e igienico.

Bagni chimici: cosa dice la normativa europea

La normativa che regola il montaggio di un bagno chimico fa riferimento alla legge “Norma UNI EN 16194” che indica tutti i requisiti che un bagno chimico deve necessariamente presentare affinché la normativa venga rispettata per tutelare sia l’ambiente che i soggetti che faranno uso del bagno chimico. La legge in questione fissa anche altri parametri che riguardano la quantità minima di bagni necessari in rapporto al numero di persone che dovrebbero usufruire di tale servizio igienico. Inoltre la Norma UNI EN 16194  fornisce anche delle linee guida sulla tipologia delle sostanze chimiche apposite per igienizzare e disinfettare il bagno mobile in modo da evitare problemi relativi a reazioni allergiche.

Quanti bagni chimici servono?

Il numero di bagni chimici da installare in uno spazio in base alla legge è diverso a seconda dell’ambito in cui ne è richiesta la presenza. In un evento all’aperto ad esempio, per garantire un servizio igienico indispensabile come il bagno chimico, la normativa afferma che è necessario montare due cabine di bagni mobili fino a 249 persone divise tra donne e uomini. Situazione diversa se è un cantiere edile a richiedere un bagno chimico per il personale. Su un cantiere è importante non solo il numero dei bagni chimici ma  anche la distanza massima tra la struttura modulare e il posto in cui si sta lavorando, che  non deve essere superiore ai 100 metri. Nel caso in cui il cantiere presuppone più piani su cui gli operai lavorano, la normativa UNI EN 16194 sostiene la presenza di un bagno chimico per ogni livello.

Requisiti minimi per un bagno chimico

Ogni bagno chimico deve avere all’interno uno spazio utile di almeno un metro quadrato con un altezza di due metri, inoltre deve essere garantita un’adeguata ventilazione.  È necessario che la porta sia apribile sia dall’interno che dall’esterno e dotata di un indicatore libero/occupato. All’interno del bagno deve essere presente un contenitore per la carta igienica, un gancio appendiabiti e un wc con tavoletta che permette la seduta. Per quanto riguarda il serbatoio dei residui, la legge consente il montaggio di tre sistemi: a caduta, a riciclo con pompa a mano o pedale o ad acqua pulita.