Negli ultimi anni, sempre più appassionati di fai da te e dilettanti meccanici decidono di fare un upgrade della propria cassetta degli attrezzi e di passare da un comune set di chiavi inglesi o ad anello a una chiave a bussole (o “a cricchetto”).
La decisione è spesso dettata da alcuni vantaggi offerti dal cricchetto: è più comodo da usare, più veloce e richiede uno sforzo inferiore. Però, questo attrezzo porta con sé anche una nuova sfida, ovvero la scelta delle bussole giuste per il tipo di elemento di fissaggio con cui si deve lavorare.
In questo articolo trovi una rassegna dei diversi modelli di bussole disponibili sul mercato divisi per tipo di profilo.
Cosa sono i profili delle bussole
Le bussole sono gli innesti metallici indispensabili per l’utilizzo di una chiave a cricchetto, gli elementi che rendono questo strumento così comodo e universale.
Dotate di un corpo cilindrico concavo, le bussole presentano su un’estremità l’attacco quadrato che permette di installarle sul meccanismo del cricchetto. L’attacco può avere diverse dimensioni (riportate in pollici) che variano a seconda della dimensione del cricchetto stesso; le più comuni sono 1/4, 3/8 e 1/2.
Sull’altra estremità delle bussole troviamo la parte vuota che serve per fissare la chiave sopra il dado o il bullone e per trasmettergli la torsione necessaria per avvitarlo o svitarlo. Le pareti interne di questa estremità possono avere profili differenti ed è proprio su questi che ci concentriamo.
Bussole esagonali
Le bussole con profilo esagonale sono in assoluto le più popolari e, di conseguenza, le più comuni sul mercato. La loro forma a sei lati combacia perfettamente con quella della testa della maggior parte dei bulloni e dei dadi.
Grazie alla forma esagonale, l’area di contatto con l’elemento di fissaggio è maggiore, il che garantisce una presa più affidabile e permette di impiegare maggiori sforzi durante il serraggio senza spanare i profili.
Con un angolo di 60° tra i lati, però, le bussole esagonali non sono adatte per l’uso nei luoghi difficili da raggiungere perché richiedono movimenti più ampi.
Profilo bi-esagonale o poligonale
Il secondo posto sul podio delle bussole più popolari nelle carrozzerie e carpenterie di tutto il mondo è occupato da quelle con profilo bi-esagonale, anche detto “poligonale”. Questi innesti possono essere usati sia su dati e bulloni con teste a 12 lati, sia su quelli comuni con testa esagonale.
Nel secondo caso, i lati hanno un’area di contatto inferiore ed è quindi molto più probabile che si verifichino danneggiamenti del profilo o della testa degli elementi di fissaggio. Il vantaggio di queste bussole, però, è che permettono di avvitare e svitare dadi e bulloni situati in zone difficilmente raggiungibili con movimenti poco ampi. L’importante è non sforzare!
Torx
Le bussole con questo profilo sono comuni, ma decisamente poco universali perché possono essere usate solo con gli elementi di fissaggio Torx, cioè quelli che presentano la caratteristica forma a stella con sei raggi.
Alcuni credono che le bussole non standard come le Torx si trovino solo all’interno dei set. In realtà non è così: vengono vendute anche singolarmente nei negozi specializzati e online.
Bussole Super Lock
Come dice il nome stesso, queste bussole sono state concepite per consentire la “serratura estrema” di dadi e bulloni. Sono una variante dei profili esagonali, ma il loro profilo presenta degli spigoli piatti anziché appuntiti.
Sono proprio queste estremità sfalsate a permettere di applicare grandi sforzi senza che l’attrezzo scivoli e spani il profilo degli elementi di fissaggio. Questo è vero sia durante l’avvitamento, che durante lo svitamento.
Esattamente come quelle esagonali, le bussole Super Lock non sono adatte per i “lavori di fino” in spazi ristretti.
Profilo Spline-drive
Possiamo affermare che le bussole Spline-drive siano il corrispettivo bi-esagonale delle Super Lock che abbiamo appena visto.
Si tratta di un profilo universale che permette di lavorare su elementi di fissaggio quadrati, esagonali, decagonali e dodecagonali migliorando l’aderenza anche nelle zone più difficili da raggiungere.