Cos’è e a cosa serve il codice LEI?

Cos’è e a cosa serve il codice LEI?

Il Legal Entity Identifier meglio conosciuto con l’acronimo LEI è un importante strumento usato a livello internazionale per individuare in maniera semplice e diretta i vari soggetti giuridici che operano sui mercati finanziari di qualsiasi Paese. Vediamo nel dettaglio che cos’è il Codice LEI.

Che cos’è il Codice LEI

Il codice LEI è una sequenza alfanumerica composta da 20 caratteri che vengono inseriti seguendo uno specifico standard internazionale ossia l’ISO 17442. Questo codice permette di individuare in maniera diretta e univoca i vari soggetti giuridici che hanno facoltà di operare sui mercati finanziari di tutto il mondo. In questa sequenza di cifre di numeri che apparentemente sembra del tutto casuale, in realtà ci sono importanti informazioni che determinano le competenze e l’identità di uno specifico soggetto giuridico. In particolare, all’interno del codice sono inseriti dati che riguardano il codice fiscale ma anche l’indirizzo della sede legale della sua attività. Inoltre, il codice viene sviluppato in maniera tale che si possa ottenere un’informazione dettagliata sulla denominazione del soggetto e della sua forma giuridica. Queste informazioni riguardano quello che in gergo viene definito come i dati Level 1 ma ci sono anche quelli di Level 2. In quest’ultimo caso, ci sono informazioni sulla struttura societaria e su tutte le ramificazioni che essa prevede. I dati appena indicati vengono peraltro riportate nel database LEI il quale viene aggiornato costantemente ed è disponibile per poter essere visionato sul sito della Global Legal Entity Identifier Foundation ossia la GLEIF. Si tratta di un ente che non ha scopi di lucro e che è attivo con il solo obiettivo di coordinare tutto il sistema globale legato al codice LEI (https://italialei.it/) e più in generale ai soggetti giuridici che lavorano sui mercati per conto proprio oppure per un’azienda. Questi dati possono consultati da chiunque.

A cosa serve il codice LEI

Il codice LEI ha permesso di semplificare l’attività di identificazione dei soggetti giuridici del mercato finanziario. Si tratta di una sorta di sistema di comunicazione che permette a chiunque abbia un minimo di competenza del settore, di avere informazioni su un operatore. In questo modo le aziende che stanno effettuando una transazione finanziaria con un intermediario possono ottenere sul conto di quest’ultimo tutte le possibili informazioni. Da sottolineare che il codice, una volta fissato per un soggetto, non può essere trasferito a nessun altro in quanto univoco. Tra l’altro, ci sono delle specifiche normative che rendono il codice obbligatorio per tutte le entità giuridiche che decidono di effettuare transazioni con strumenti finanziari come l’acquisto e la vendita di azioni, obbligazioni, titoli di stato e quant’altro.

Chi è obbligato ad avere il codice LEI e come fare per ottenerlo

Secondo le normative attualmente vigenti, sono obbligati ad avere un proprio codice LEI chiunque sia iscritto al Registro Imprese. Inoltre, l’obbligo è stato esteso anche alle filiali italiane di società estere, ai fondi di investimento gestiti da imprese iscritte al Registro delle Imprese oppure fondi pensione italiani. Ci sono anche altri obblighi che riguardano enti della pubblica amministrazione ma anche associazioni e fondazioni. Tuttavia non c’è l’obbligo invece per le persone fisiche che operano per proprio conto se pure effettuino le transazioni finanziarie. Per ottenere in Italia il codice è prevista una semplice procedura che può essere gestita sul portale InfoCamere nella sezione dedicata al LEI. Prima di avviare la procedura, occorre effettuare la registrazione al portale per poter così accedere all’area riservata. Dopo il procedimento di iscrizione vengono rilasciate le credenziali. Va sottolineato che comunque si possono utilizzare gli attuali strumenti di accesso alle piattaforme pubbliche come lo Spid oppure la CNS ossia la carta nazionale dei servizi. Una volta effettuato l’accesso all’area riservata, il richiedente non dovrà fare altro che compilare la richiesta, inserire la firma digitale e inviare la pratica. Infine, il tutto si conclude con il pagamento della commissione prevista tramite carta di credito oppure con modulo MAV.