Cosa sono i droni e perché vengono utilizzati

Cosa sono i droni e perché vengono utilizzati

I droni sono conosciuti come dei dispositivi dalle caratteristiche e tecnologie innovative, e ormai non sono utilizzati soltanto per hobby ma anche per delle azioni e scopi professionali. Nello specifico, mentre inizialmente sono stati prevalentemente utilizzati per divertimento e per hobby, successivamente sono stati potenziati con nuove tecnologie che ne supportano anche il trasporto di oggetti oppure dei video di elevata qualità, per scopi professionali e non.

Quali sono le categorie Easa e perché sono importanti

Al fine di gestire i droni al meglio questi sono stati categorizzati a seconda delle loro caratteristiche tecniche. La categorizzazione è prevista dall’Easa, nota anche come un ente europeo che salvaguarda la sicurezza del cielo e quindi l’utilizzo correttodi tutti i droni, i quali sono stati classificati a seconda del velivolo e dei rischi che possono far correre.
Questi dispositivi sono suddivisi in tre differenti categorie: specific, open e certified.
La categoria open riguarda tutti i velivoli utilizzati meramente per hobby o divertimento, pertanto vi rientrano dei droni dalle dimensioni piccole e abbastanza facili da manovrare.
I droni in questione, in quanto utilizzati per esclusivo divertimento, non necessitano di un attestato di competenza o patentino per drone e sono prevalentemente classificati a seconda del loro peso.
Le categorie in questione infatti hanno come criterio fondamentale il peso e presentano anche una sotto-classificazione con più livelli: C0, C1, C2 e C3. Questi ultimi equivalgono rispettivamente a pesi inferiori a 250gr, 900gr, 4kg e 25kg. Per ottenere un drone dalle categorie superiori è possibile consultare una guida per ottenere il patentino per droni.

Immatricolazione e regolamentazione dei droni

Il regolamento europeo in questione sostiene che, senza il certificato apposito, tutti i droni appartenenti alle categorie superiori alla C0 non possono essere pilotati. I droni appartenenti alla categoria C0 invece non necessitano di alcuna registrazione o immatricolazione, a parte i casi in cui sia caratterizzato da sensori quali videocamere, microfono o foto. Devono necessariamente essere classificati i droni appartenenti alla categoria C0 qualora non siano classificati come dei giocattoli, destinati a individui aventi almeno 14 anni.
Pertanto è necessario che il pilota del drone e il medesimo dispositivo vengano registrati mediante l’apposito portale, noto come D-Flight: qui, una volta avvenuta la registrazione, sarà possibile ottenere il QR code. Quest’ultimo dovrà essere posto sul velivolo al fine di essere riconosciuto. Si necessita inoltre di un’assicurazione, la quale è necessaria a prescindere dalla categoria a cui appartiene il velivolo e anche se questo viene utilizzato in suolo privato. I droni che pesano più di 250 grammi necessitano della registrazione sul sito apposito, così come del patentino per droni.
E’ fondamentale tenere a mente che mentre i droni appartenenti alla categoria C0 e aventi quindi un peso inferiore ai 250 grammi non necessitano di alcun attestato di competenza per droni, tutte le categorie superiori ne necessitano oltre alla registrazione obbligatoria sul sito web.
Oltre all’attestato di competenza è strettamente necessario che i velivoli acquistati siano caratterizzati dal transponder. Questo consiste in un dispositivo capace di trasmettere differenti dati durante il suo volo, quali: rotta, posizione e volo identificativo. Ciò viene fatto per garantire la massima sicurezza, come stabilito dalle normative europee. Qualsiasi drone presente all’interno del commercio deve essere munito del bollino CE e della sua categoria di appartenenza, oltre ad essere utilizzato in maniera propria e responsabile.