Come gestire una pausa di riflessione

Come gestire una pausa di riflessione

La pausa di riflessione per una coppia può essere vissuta come una fase di distacco che porterà a cambiamenti positivi anche se, nella maggior parte dei casi, non è altro che dirsi un lento addio rimandato più in là.

Per questa ragione non è semplice affrontare questo argomento, gestire una pausa può essere diverso da coppia a coppia soprattutto in base alle ragioni che hanno portato alla crisi. Di fatto la pausa segna uno spartiacque che cambia ogni cosa, perché ho la relazione finisce oppure cambierà radicalmente rispetto al passato e questa è la buona notizia. Il sociologo Adriano Rossi, nel suo articolo su come gestire correttamente una pausa di riflessione, evidenzia come gestire correttamente questa fase può dare nuovo slancio anche a quelle relazioni che di fatto sono quasi finite.

Come affrontare la pausa

Lui vuole una pausa dopo un periodo di crisi che ha visto la coppia solo discutere negli ultimi tempi. Questo è lo scenario che più spesso si presenta quando si tratta di separarsi momentaneamente. Non si arriva a questo punto all’improvviso, si è in crisi da tempo per arrivare a questo punto. Normalmente non è una decisione presa reciprocamente ma è sempre uno dei due partner che la chiede e l’altro la subisce. È chiaro che chi accetta a malincuore una pausa di riflessione temerà che questo sia solo un modo per lasciarsi lentamente mentre chi la chiede ha davvero bisogno di una fase di distacco per rielaborare le idee e soprattutto i sentimenti.

Affrontare correttamente una pausa di riflessione può fare la differenza tra la fine ed il nuovo inizio della coppia, di seguito alcuni consigli basilari per non sbagliare.

Rispettare ciò che avete stabilito

Il primo e più grande ostacolo è quello di riuscire davvero a prendersi una pausa dall’altro. La parte più debole e dipendente affettivamente, per quanto si sia mostrato d’accordo nel prendersi una pausa di riflessione, in molti casi non riesce a rispettare i termini concordati. Spesso violerà queste condizioni mandando messaggi, anche banali, per vedere cosa sta accadendo dall’altra parte. Inevitabilmente questo provocherà nell’altro un ulteriore allontanamento. Quindi, il primo step per non sbagliare è non contattare l’altro, anche quando non c’è la fai. Come alternativa usa il tuo migliore amico, quando hai voglia di parlare con il partner chiama lui e sfogati, tira fuori tutta la tua rabbia e la tua paura ma rispetta la fase di silenzio.

Scegliere la giusta tempistica

È importante definire il limite temporale della pausa di riflessione. Quindi, d’accordo con il partner, questo periodo dovrebbe essere impostato con un tempo massimo di distacco di 3-4 settimane. È importante non andare troppo in là con il tempo così come prendersi solo qualche giorno di distacco.

Cosa fare durante la pausa?

Questo è sicuramente l’aspetto più impostante che determinerà l’esito finale nella decisione dell’altro. Starsene chiusi in casa riflettendo continuamente con pensieri negativi sulla coppia non porterà a nulla. Così come chiedersi perché l’altro non avverte la mancanza mentre tu non riesci quasi a sopravvivere. Piuttosto che buttarti giù prova a tirarti su.

È questa la chiave per sorprendere l’altro, utilizzare questa fase per apportare una piccola rivoluzione positiva alla propria vita. Se sei veramente impegnato a risolvere i problemi della relazione, fissa degli obiettivi per questo periodo. Ti senti una persona impaurita, indecisa, possessiva, polemica? Quale migliore fase per lavorare per aumentare la tua autostima e sentirti più sicura di te?

Per velocizzare questo processo in così poco tempo puoi ricorrere a molti libri di auto aiuto che fanno al tuo caso. Puoi riempire le tue giornate di cosa da fare per distrarre la mente dai continui pensieri rivolti all’altro. Puoi dare un’accelerata ai cambiamenti estetici che da tempo volevi apportare. Puoi scrivere il tutto su un diario tracciando anche un programma giornaliero di cosa da fare che dovrai rispettare.

Come affrontare la fase del ritorno

Eccoci arrivati alla fase conclusiva, quella in cui si comprenderà se la pausa di riflessione è servita o se viceversa l’altro resta sempre della stessa idea e quindi apparentemente è la fine della coppia. Perché dico apparentemente?

Perché spesso molte coppie non riescono a rientrare in sintonia in così poche settimane e la parte più indecisa tenderà a mantenersi distaccato. Questo però non significa che se continuerai ad apportare cambiamenti positivi non possa cambiare idea. Ricorda, non dovresti convincere qualcuno a stare con te, l’altro deve desiderare di stare con te.

Quindi come affrontare un’eventuale chiusura definitiva alla fine della pausa? In maniera completamente differente rispetto al passato, dove a fronte di ogni discussione tiravi fuori il peggio di te in termini di paura e sofferenza. Se ti sei impegnata a fondo durante questo periodo ti sentirai diversa, più sicura di te e devi dimostrarglielo mostrandoti d’accordo con la sua scelta di terminare la relazione.

Già questa reazione del tutto inaspettata (aveva già preventivato pianti e suppliche) lo sorprenderà notevolmente. Mostrandoti d’accordo lui entra in confusione, pensava che ne fossi troppo dipendente da poter accettare la sua scelta, questa tua presa di posizione significa che lui non ha più potere su di te. Questo capovolgimenti di ruoli crea spesso le condizioni affinché la coppia continui a sentirsi anche da separati, ed è questa la vera fase in cui la coppia si ritrova Quindi, anche se alla fine di una pausa non c’è un ritorno insieme, non disperare e continua ad apportare cambiamenti positivi alla tua vita.