Come coltivare il proprio talento nello sport

Come coltivare il proprio talento nello sport

Tutti nasciamo con un dono speciale, spesso nascosto all’interno di noi, che aspetta solo di essere scoperto e sfruttato. Il talento è un regalo che arricchisce la nostra esistenza e ci apre le porte a una vita più ricca e felice.

A volte trascuriamo di sviluppare il nostro talento, poiché pensiamo che altro ci richiami o che forse non abbia senso dedicarci alla sua realizzazione. Ciò accade in particolar modo se la nostra passione si lega alla creatività, che ancora oggi, purtroppo, suscita perplessità. Tuttavia, in realtà, il nostro dono andrebbe adorato.

Ci siamo confrontati più volte con la domanda “Ma chi te lo fa fare? Dove pensi di andare con il tuo talento?”, ma forse la risposta corretta è che avere una passione, da sola, non è abbastanza. Rispettare i nostri talenti, invece, significa rispettare noi stessi ed è proprio seguendoli che possiamo raggiungere grandi traguardi. Ma ne vale la pena solo se ci mettiamo impegno e lavoro per svilupparli.

Che cos’è il successo

Scoprire cosa ci piace fare, goderci ogni attimo della nostra esperienza e condividerla con le persone che amiamo ci permette di avere una visione più ampia ed efficace del concetto di successo. Con questa prospettiva, la realizzazione del successo è possibile in qualunque impresa e ci regala il benessere e una decisa liberazione dallo stress della prestazione.

Chiunque intraprenda una carriera professionale impegnativa, sostenga una causa o decida di dedicare la propria vita alla famiglia, ha la possibilità di raggiungere il successo. Però, soprattutto, è importante essere felici di ciò che si vive e valorizzare il proprio talento.

Indipendentemente dall’approccio preso, la chiave del successo è investire sempre in se stessi, che può voler dire leggere un libro, partecipare a un corso, oppure sviluppare e allenare le proprie doti per diventare meglio di quello che si era prima.

Cercare qualcosa che ci renda unici e diversi rispetto agli altri è diventato impossibile. Dato che ogni idea o prodotto è già stato fatto, non è così facile arrivare a qualcosa di nuovo. Anche se ci impegnassimo per anni, potrebbe non essere possibile inventare qualcosa di assolutamente originale.

Dobbiamo focalizzare l’attenzione sulla nostra individualità in un mondo di talenti comuni. Ognuno di noi, a causa delle proprie esperienze, degli insegnamenti ricevuti e della vita vissuta, può affrontare le cose con un proprio metodo. È questo che ci rende speciali e unici.

Incoraggiare i talenti naturali dei bambini

I bambini hanno tutti un talento naturale. Compito dei genitori è quello di aiutarli a individuarlo ed incoraggiarli ad amare le loro inclinazioni e capacità. Nonostante questo, incoraggiare i più piccoli a concentrarsi su un’abilità o su un hobby non è un compito semplice.

Insegnare ai nostri figli a credere in se stessi e nelle loro capacità di raggiungere il successo è un modo importante per aiutarli a diventare persone sicure, felici ed equilibrate. Ciò li invoglia ad andare oltre la paura e ad abbracciare un modello di pensiero orientato all’azione e che si focalizza sul contributo che possono fare, sviluppando al massimo il loro genio interiore. Vi sono diversi esempi di come sia possibile incoraggiare un figlio a sviluppare un talento.

Segue le orme del padre Francesco Cristian Totti, figlio del leggendario calciatore della Roma. Racconta la sua storia iitnews, periodico online che spazia dal gossip al mondo dei motori: dalla nascita ha destato interesse mediatico a causa dei suoi genitori e ora sembra stia diventando una personalità del calcio italiano. La famiglia Totti è stata un punto fermo nella vita calcistica italiana, con Francesco Totti che è stato capitano della Roma per più di 20 anni.

Cristian Totti ha cominciato la sua carriera calcistica a scuola, in seguito ha intrapreso una carriera professionistica con la Roma Primavera, dove ha iniziato ad emergere lentamente. Ha poi firmato con Mozzanica, una squadra di serie B femminile. Dopo aver dimostrato di essere un giocatore di talento, è stato richiesto anche dal Settore Giovanile della Roma.

Sotto la guida del padre e dei nuovi allenatori della Roma Primavera, Cristian ha iniziato ad emergere come uno dei giocatori più promettenti della squadra; il suo passaggio alla Primavera del Frosinone ha segnato la fine del binomio Totti – Roma dopo 35 anni.