Bisogna ritrovare il nostro tempo

Bisogna ritrovare il nostro tempo

Questo mondo ci sta portando sempre più alla frenesia, e ci sembra di non avere più il tempo neanche di respirare. Non sappiamo bene se è solo una sensazione, o è un’assoluta certezza, perché non riusciamo a trovare il momento opportuno per pensarci con impegno. Tutto ciò va a discapito della nostra psiche, che lentamente si perde dietro a ritmi esasperati e abitudini scorrette.

Il tempo che scorre

Non avere più il tempo per sé stessi, per respirare a fondo, per rilassarsi, inevitabilmente innalza il nostro livello di stress e ci fa ammalare, sia nella mente che nel fisico. Se non abbiamo, o ci sembra di non avere, il tempo di farci una passeggiata al parco, neanche la natura con i raggi del sole possono aiutarci a produrre questa benedetta vitamina D che potrebbe migliorarci l’umore e far del bene al nostro corpo. E per quanto sia utile fare corsi di yoga, meditazione e varie tecniche orientali, se alla fine non riusciamo a trarne un beneficio reale nella nostra quotidianità, sono solo soldi, e tempo, buttati al vento.

Anche quando pensiamo di rilassarci la sera davanti alla tv, non lo stiamo facendo davvero. Partendo dal presupposto che la nostra attenzione ormai è ridotta al minimo, e diversi studi lo dimostrano, non riusciamo neanche più ad immergerci completamente nella storia di un film: costantemente col telefono in mano scorriamo le varie bacheche social, leggiamo qualche commento, rispondiamo a qualche chat. Ed il nostro cervello rimbalza costantemente da una stimolazione all’altra, senza interruzione e soprattutto senza riuscire a focalizzarsi su una cosa sola.

Fare più cose contemporaneamente

Adesso siamo tutti, si dice così, multitasking. E anche mentre ci alleniamo facciamo altro: una volta si sentiva solo la musica per darci la giusta carica e determinazione, adesso si guarda il telefono, la tv, comodamente a casa sul divano. Si usano gli elettrostimolatori e possiamo fare qualsiasi altra cosa. Invenzione geniale, e adesso anche a buon prezzo online qui https://www.elettrostimolatoriscontati.it/ per tenersi in forma mentre si fanno numerose altre faccende.

L’ideale sarebbe scegliere un’attività che, oltre a far concentrare il nostro pensiero verso una singola direzione, riesce a tener lontano i nostri poveri occhi dai dispositivi elettronici che ci danno continui stimoli visivi: tornare a leggere un caro e vecchio libro. Possibilmente cartaceo, che sta diventando sempre di più qualcosa di sconosciuto. Potrebbe rivelarsi un’ottima occasione per riprendere la lettura come hobby interessante e costruttivo, capace di insegnarci qualcosa e di farci ragionare, in un mondo che ci vuole sempre meno esseri pensanti.

Il tempo per pensare

Non può essere un caso che più ci stiamo inglobando, informatizzando, e che più abbiamo bisogno di questa tecnologia, più aumenta il nostro livello di ignoranza. Perché, per quanto siamo informati con social e giornali sugli eventi che accadono dall’altra parte del mondo, non ne abbiamo una conoscenza dettagliata, ma solo superficiale.

Più notizie ci arrivano, più non andiamo nel profondo delle questioni, abbiamo quasi perso la capacità di confrontarci e fare collegamenti tra ciò che accade intorno a noi. Ci interessiamo poco, se non per niente, e preferiamo non sapere pur di non prendere la consapevolezza che siamo ignoranti e che vogliamo rimanere tali. Eppure ci consideriamo sempre migliori degli altri, magari perché siamo laureati e abbiamo un lavoro stabile e ben pagato, ma non ci rendiamo conto che siamo in una bolla in cui è difficile distinguere il vero dal falso, senza ragionare con la propria testa.

Pensiamo differente, smettiamo di correre, riprendiamoci la nostra vita con i nostri ritmi, non dobbiamo dare di conto a nessuno, se non prima a noi stessi. Dobbiamo avere il tempo di chiederci se siamo felici, cosa ci rende o ci renderebbe tali, e, nonostante per ognuno di noi la risposta sia diversa, bisogna perseguire verso questo obiettivo. Per ritrovare la serenità in noi stessi e il bene comune collettivo.