Babbo Natale, dalle tradizioni alla pubblicità della Coca-cola

Il viaggio di Babbo Natale non è solo quello del personaggio buono che attraversa il mondo per portare doni ai bambini buoni, come una stella luminosa. Ma un percorso di storia e tradizione che parte da lontano, abbraccia diverse culture e aggiunge valore alla festa più attesa dell’anno.
Babbo Natale è ormai talmente stimato che non si limita solo a rimanere una fantasia. La sua figura, infatti, ha interessato negli anni anche il mondo pubblicitario e del marketing. Un esempio incalzante e tra i più esemplari è il connubio tra Babbo Natale e la Coca-cola. La nota azienda di bibite ha usufruito dell’immagine di Babbo Natale per le sue campagne pubblicitarie a partire dagli anni ‘30.
Vedremo in quest’articolo le origini della figura di Babbo Natale e come è stato valorizzato dalla Coca-cola.

Babbo Natale: una storia antica che abbraccia tutto il mondo

Quella di Babbo Natale è una credenza antica e coinvolge più culture. Esistono molte versioni sulla leggenda di questo amato personaggio e ognuna si è arricchita e trasformata fino a creare le più fantasiose versioni del simpatico nonno natalizio. L’origine e la storia di Babbo Natale a noi più nota è la leggenda di San Nicola, il vescovo di Myra, uomo caritatevole che portava regali ai bambini poveri. Questo personaggio, per la sua bontà d’animo, è stato di ispirazione per creare la figura del mito che conosciamo oggi. Il quale non ha voluto solo ereditare il buon cuore del suo antenato, ma si è distinto e caratterizzato per l’aspetto panciuto e rosso che infonde tenerezza. Se la leggenda di San Nicola ci aiuta a dare un volto più concreto al nostro amato Babbo Natale è interessante sapere come nel mondo la fantasia ha voluto dare spazio ad altre affascinanti e curiose versioni di questo personaggio storico.

Com’è interpretato Babbo Natale nel mondo

A prescindere dal credo religioso, il Natale è una festività celebrata ormai in tutto il mondo e in modi diversi. Il personaggio che noi conosciamo come Babbo Natale e, precedentemente San Nicola, è una figura presente in molte culture che spesso viene identificato in altre forme. Vediamo alcuni esempi:

  • In Russia il portatore di doni si chiama Nonno Gelo e con il suo mantello e la barba argentata porta i doni il 31 dicembre.
  • In Germania, Weihnachtsmann (l’Uomo di Natale) è un po’ più magro rispetto a Babbo Natale e riempie di dolci le scarpe che i bambini mettono fuori la finestra.
  • In Francia Pere Noel ha un cappuccio foderato di pelliccia su un lungo mantello rosso.
  • In Inghilterra, Father Christmas, indossa un mantello verde, una ghirlanda di agrifoglio o edera e porta con sé un bastone.

Non per tutte le tradizioni è scontato che Babbo Natale debba avere barba bianca, una grande corporatura e un vestito rosso e bianco. Neanche le raffigurazioni di un tempo tenevano fede a quest’immagine ormai consolidata in gran parte del mondo attuale. Tuttavia, nell’immaginario collettivo, Babbo Natale ha le sembianze del personaggio vestito di rosso, come vediamo ormai da decenni nella pubblicità della Coca-cola.

Perché Babbo Natale è rosso e come Coca-cola ha lanciato il personaggio

Si dice che San Nicola, l’ipotetico antenato di Babbo Natale, fosse un vescovo e come tale avesse un abito rosso. Tuttavia, alcune leggende popolari lo raffigurano vestito di verde. Il colore della speranza. Un esempio, ci viene riportato da Charles Dickens, lo scrittore del celebre “Canto di Natale”, pubblicato nel 1843. In questo libro sono presenti delle immagini dove San Nicola viene rappresentato con un vestito verde.
Non è chiaro come il vescovo di Myra si sia trasformato in Babbo Natale con il passare del tempo, così come non abbiamo la certezza che tra i due ci sia un legame. Ciò di cui possiamo esser certi è la popolarità che il dolce nonno ha raggiunto proprio grazie al suo aspetto un po’ grassottello, alla folta barba bianca e al vestito rosso.

Ma perché proprio il rosso?

Per lungo periodo si è pensato che la veste rossa avesse un legame con l’abito di San Nicola. Con il passare del tempo ci sono state molte altre interpretazioni sul perché di questo vestito rosso e di come si è venuto a creare il personaggio di Babbo Natale. A tal proposito, un’altra motivazione è stata attribuita alla solidarietà che a partire dagli anni 30 si è venuta a creare tra Babbo Natale e la Coca-cola.

Babbo Natale e la Coca-cola

In passato si diffuse l’idea che la Coca-cola avesse creato il personaggio entrato nelle nostre case come la figura che conosciamo oggi. Tesi che poi è stata smentita dalla stessa azienda americana. La Coca-cola, infatti, non ha creato il personaggio di Babbo Natale, il quale è apparso più volte in varie illustrazioni e nei più svariati modi. Semplicemente, l’azienda americana, ha avuto la brillante idea di inserire questo personaggio, preso da una tradizione storica poco conosciuta, per sponsorizzare la nota bibita. Senza immaginare forse che avrebbe avuto un successo clamoroso e sarebbe diventata una presenza indissolubile nella cultura natalizia.

Come iniziò l’avventura di Babbo Natale e la Coca-cola

Nel 1931 Coca-cola incaricò il fumettista Haddon Sundblom di creare una campagna pubblicitari. In questa occasione, l’illustratore, prese ispirazione da un anziano signore grasso, con la barba bianca e dal vestito bianco e rosso come i colori della Coca-cola. Questa rappresentazione ebbe un successo incredibile, che portò a diffondere in tutto il mondo la figura di Babbo Natale come simbolo della festa natalizia. Da allora, Sundblom continuò a creare campagne natalizie per Coca-cola per più di trent’anni.
Ad oggi, altre campagne pubblicitarie hanno preso l’immagine di Babbo Natale per sponsorizzare la propria azienda e i propri prodotti. Ma il connubio tra Babbo Natale e Coca-cola rimane e rimarrà nel tempo un legame storico e affettivo che nessuno potrà mai sostituire.